Situata su un “pianalto” tra i fiumi Stura e Tanaro, in provincia di Cuneo, Cherasco inizia la sua storia nel 1243, fu costituita per volontà del vicario imperiale di Federico II di Svevia, Manfredi II Lancia, su un borgo già esistente in età romana.
Dopo mille vicissitudini che la vedono passare di mano in mano, dai ghibellini ai guelfi, da Comune Libero ai possedimenti dei Savoia dopo un “transito” di circa due secoli nelle mani dei Visconti, Cherasco nasce a nuova vita intorno al 1560 quando proprio i Savoia vi fissarono la sede della corte Ducale per sfuggire alla peste che dilagava in Piemonte. Proprio a Cherasco si firmò, il 7 aprile 1631, il trattato di pace che pose fine alle guerre per la contesa del Ducato di Mantova e dal quale scaturirono le suddivisioni dei territori piemontesi del Monferrato e di Alba. Dal XVI secolo fu anche sede di una fiorente comunità ebraica.
Della sua storia restano oggi importanti testimonianze tra le quali proprio la sinagoga del ‘700 situata in quello che era il ghetto e che oggi è la convergenza di via Marconi con via Vittorio Emanuele e dove tra il 1740 ed il 1848 risiedettero gli ebrei del luogo.
Da vedere il Castello dei Visconti risalente al XIV secolo, la Chiesa di Sant’Agostino del 1627 e le più datate Chiesa di San Pietro (XII secolo) e di San Martino (del XIII secolo). Importante e interessante è anche la visita di Palazzo Salmatoris, detto “Palazzo della Pace” in quanto venne firmata la fine della guerra di successione di Mantova e del Monferrato (1631), l’armistizio tra Napoleone e il regno Sabaudo (1796) e vi fu custodita la Sacra Sindone nel 1706 nella saletta “del Silenzio”. Edificato dal nobile Giovanni di Audino Salmatoris nel 1620 e più volte restaurato, nel 1983 passa all’amministrazione comunale e viene trasformato in centro culturale sede di mostre d’arte internazionali. Oggi è parte del circuito “Castelli Aperti”.
Cherasco vanta anche un famoso ed importante Mercato dell’Antiquariato e del Collezionismo: si svolge tre volte all’anno da circa trent’anni, ed ospita circa 500 espositori che espongono dal mobile d’epoca a dipinti e sculture, fino all’oggettistica culto dei collezionisti nelle strade cittadine.
Infine una nota la merita il Centro di Elicicoltura di Cherasco, istituzione di rinomanza internazionale che riunisce studiosi ed allevatori di lumache impegnati nella ricerca delle diverse applicazioni in campo medico, terapeutico ed alimentare di questo simpatico animaletto.