La provincia di Vercelli è sicuramente una delle più antiche e travagliate d’Italia: “libero Comune” ai tempi della Lega Lombarda schierata contro il Barbarossa, “Dipartimento del Sesia” sotto Napoleone, accorpata alla provincia di Novara dal Decreto Rattazzi del 1859 fino al ritorno a Provincia per editto Mussoliniano incorporando anche la seppur non vicinissima Biella. Fu poi nel 1992, che con decreto governativo fu attribuito il ruolo di Provincia anche a Biella separando i due territori.
Il vercellese odierno si divide sostanzialmente in tre aree: le grange, rappresentate dalle distese risaie, la Baraggia, territorio compreso tra la Padana Superiore e l’imbocco della Valsesia, e la Valsesia stessa. Una buona parte del territorio della provincia è posto sotto la tutela rappresentata da numerose aree protette, tra le quali il Parco Naturale dell’Alta Valsesia, la Riserva Naturale delle Baragge che coinvolge una parte dei territori biellesi e novaresi, la Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Varallo, il Parco del Po Torinese che, in parte, coinvolge le provincie di Novara e Torino, e molte altre che assicurano ai turisti la possibilità di scegliere tra numerose attività ricreative e sportive grazie alle località sciistiche della Valsesia e al fiume Sesia, considerato uno dei principali corsi d’acqua italiani per le numerose discipline sportive praticabili.
La provincia di Vercelli ha sempre avuto nel capoluogo e nella Valsesia i punti di maggiore richiamo turistico: Vercelli grazie al suo centro storico, ai suoi edifici storici edificati in epoche e stili diversi ed ognuno degno di nota (tra questi un accenno alla Basilica di Sant’Andrea, la Pinacoteca Borgogna, il Museo del Tesoro del Duomo e la Chiesa di San Marco), e la Valsesia.
Quest’ultima rappresenta un aspetto naturalistico importantissimo per la regione: considerata in assoluto la valle più “verde” d’Italia, rappresenta un comprensorio di più vallate che sono la sede ideale per chi voglia gustare una vacanza diversa, a contatto della natura ma mai noioso o ripetitiva nell’offerta: la Valle Sessera, dagli alti ripidi monti, è un paradiso per gli appassionati dell’arrampicata e della scalata, mentre le tante valli laterali assicurano – con i tanti affluenti del Sesia – un piacevole godimento dello sport della pesca. Inoltre, per gli altri sport fluviali, dobbiamo ricordare che proprio il Sesia ha ospitato, nel 2001, i campionati europei di Kayak, e nel 2002 i campionati mondiali della stessa specialità. Lungo il fiume vi sono numerose scuole di canoa e di rafting che organizzano corsi preparatori per appassionati e discese. Per gli appassionati dello sci ci sono gli impianti di Alagna e dell’Alpe di Mera facenti parte del comprensorio Monterosa Ski, uno dei più grandi d’Europa.
Un settore turistico importante per il territorio è quello religioso che ha, nel Sacro Monte di Varallo, il più antico tra i Sacri Monti del Piemonte, con oltre 500 anni di vita religiosa e conosciuto in tutto il mondo come “La nuova Gerusalemme” in quanto è la più importante riproduzione della città che vide nascere Gesù, e per questo è stato inserito a pieno diritto nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Una curiosità… La funivia che collega il Sacro Monte di Varallo sarebbe, a detta degli esperti, la più ripida di tutta Europa!
Sull’economia provinciale trova ampio spazio Romagnano Sesia che, grazie allo svincolo autostradale, ha visto nascere una serie di importantissimi centri commerciali che l’hanno resa la “capitale dello shopping” di quest’angolo piemontese. Importante è il settore laniero con la “Loro Piana” in testa, azienda che esporta in tutto il mondo il suo prezioso cachemere e che proprio a Romagnano Sesia ha un importante outlet commerciale.
Infine un breve flash sull’industria vitivinicola lo merita il celebre vino “Gattinara”, prodotto nell’omonima cittadina in non grande quantità ma giustamente apprezzato dagli enologi e dagli appassionati di buoni vini.