Di origini molto antiche, la provincia di Biella vanta un passato storico, artistico, religioso ed industriale molto importante che diventa realtà già a partire dal XI secolo.
All’inizio del Quattrocento è dominio dei Savoia che, nella seconda metà del 1500, concedono l’installazione dei nuovi telai per la produzione di stoffe al fine di favorire nuovi insediamenti. Nella prima metà dell’ottocento viene avviato un processo di trasformazione delle manifatture, con l’impiego di nuove tecnologiche al passo con le più moderne realtà europee che la rendono una delle capitali internazionali del settore tessile e laniero, grazie anche ai numerosi corsi d’acqua che creano le condizioni ideali di umidità per la lavorazione della lana.
Da Biella a Borgosesia è un percorso tutto segnato dalla civiltà della lana, dai luoghi di lavorazione all’antico centro di raccolta dove le greggi tornavano dai pascoli estivi e i lanai andavano a comprare la materia prima, e fino ai numerosi outlets delle più famose case di confezione d’alta moda, l’ideale per trascorrere una buona giornata di shopping.
A chi ricerca desidera conoscere la storia religiosa del territorio, consigliamo la visita del Santuario di Oropa, il più importante Santuario mariano delle Alpi: dedicato alla Madonna Nera, si compone del Chiostro con la Basilica Antica del XVII e XVIII secolo, della Basilica Superiore consacrata nel 1960, dal Cimitero monumentale e dal Sacro Monte, questo Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Da Oropa a Graglia, per il Santuario della Madonna di Loreto risalente al 1616: inizialmente si voleva un Sacro Monte con 100 cappelle votive, ma le difficoltà in corso d’opera ridussero il progetto all’attuale, terminato nel 1825. Vi sono poi il Santuario di San Giovanni d’Andorno (S.Giovanni della Balma), unico in Italia dedicato a questo Santo, e i Santuari dedicati a San Bernardo a Trivero, alla Madonna delle Nevi di Coggiola e a Nostra Signora della Brughiera in Valle Mosso.
Molte le escursioni possibili sui Monti Biellesi: tra queste vi suggeriamo il Rifugio Coda al Carisey, le Selle di Rosazza, il lago del Rosso, la Ferrata dell’Infernone e il Lago della Vecchia.
Il territorio biellese è forse poco conosciuto, ma chi ha avuto modo di visitarlo conserva il ricordo di un angolo di Piemonte di grande bellezza e dalla storia completa e interessante.